Artisti del tempo – Alexander BroandKap

Ciao a tutti, eccomi su Il Giornale Errante.

Oggi torno ad arricchire la sezione Musica. Quest’oggi vi presento Artisti del tempo.

La canzone fa parte del progetto musicale che si chiama DIECI.

Il nome del progetto è dovuto al fatto che sono dieci anni da quando ho iniziato il mio viaggio con la chitarra acustica.

Artisti del tempo racconta del nostro rapporto con il tempo, del desiderio di poterlo governare, della curiosità, ogni tanto, di voler provare a vivere le vite degli altri. Artisti del tempo rappresenta poi la consapevolezza che siamo noi in balia del tempo e che è il tempo il nostro motore.

Giochiamo con il futuro da sempre imprevisto, 
ci specchiamo nelle ipotesi di una vita migliore.
Sogniamo di ballare sulle onde del mare
facendoci travolgere dal desiderio di vivere
gli attimi come fossero ore e non secondi.
Lottiamo per emergere dall'oceano di occasioni
che si fanno strada nel tempo che andiamo scrivendo.
Avvolgiamo in un rotolo ricordi
per non perderli quando il tempo si fa tiranno, ehh ...
Siamo artisti del tempo, giocatori a metà
tra le corde di un mondo che gira di qua e di là,
spettatori paganti sulla linea di confine
tra idee e realtà.
Dipingiamo la vita come un quadro di Rembrandt,
mescoliamo i colori sulla tavolozza del tempo,
nascondiamo i secondi per non voler invecchiare
con le rughe ad increspare il futuro.
Ci specchiamo negli altri che incontriamo,
desideriamo le loro vite e i loro sogni
ma alla fine il ticchettio dell'orologio ci fa tornare.
Siamo artisti del tempo, giocatori a metà
tra le corde di un mondo che gira di qua e di là
spettatori paganti sulla linea di confine
tra idee e realtà.
Guardiamo le stelle e cerchiamo un'occasione
per scolpire al meglio il tempo che scorre,
ci vestiamo del presente che viviamo
del futuro che non conosciamo,
indossiamo un cappello dai mille colori
come i secondi di questa vita.
Cerchiamo di scolpire ogni attimo
cercando di renderlo migliore,
perchè noi,
noi,
siamo artisti del tempo

La raccolta musicale DIECI si arricchirà, con il tempo di nuovi brani. Mi piacerebbe arrivare a 10, ma vedremo.

Sostenere questa raccolta sarà molto importante e per farlo è possibile farlo gratuitamente iscrivendovi al canale.

Non mi rimane altro che ringraziarvi e darvi appuntamento alla prossima, qui, su Il Giornale Errante.

Tutto troppo complicato – Anna Premoli

Ciao a tutti, oggi su Il Giornale Errante vi presento la recensione di Tutto troppo complicato di Anna Premoli

La mia recensione :

Siamo a Milano ed i protagonisti su cui gira la storia sono principalmente tre. Violante è una che lavora come fiscalista ma che ha la passione per gli intrighi e per i misteri. Amedeo è anch’esso un fiscalista amante delle opere d’arte e dei quadri in particolare. Jeanne è la sorella di Amedeo, amica di Violante. Jeanne ama dipingere ed anch’essa molto interessata al mistero e agli intrighi.

Jeanne decide di organizzare una festa a casa sua. Lo scopo è duplice : far sì che i suoi invitati si accorgano delle sue opere e soprattutto cercare di piazzare la sua amica Violante. Con chi ? Con Amedeo.

Durante questa festa, Violante ad un certo punto decide di uscire sul balcone per fumare. Trova Amedeo. I due iniziano a parlare ma qualcosa coglie la loro attenzione. Nel palazzo di fronte, in uno degli appartamenti, si vede accendersi e spegnere una luce. I due riescono, nel tempo in cui questa rimane accesa, a vedere un enorme quadro alla parete. La luce poi si spegne e quando si riaccende, il quadro è sparito. I due si guardano e Violante, sentendo il bisogno di vivere un’avventura ed essendo attratta dal mistero, convince Amedeo ad entrare nell’appartamento.

Ovviamente saranno scoperti da un vicino che chiamerà la polizia, portando all’interno della storia anche l’ispettore Martini.

I due, nonostante questo episodio, continueranno ad indagare scoprendo che il quadro è un Boccioni, uno dei più importanti pittori dell’epoca futurista.

Si cacceranno nei guai, coinvolgeranno anche Jeanne oltre ad altri amici e perfino parenti cercando di arrivare alla soluzione prima di Martini.

La mia opinione

Il racconto ruota attorno a pochi personaggi. L’autrice ci racconta la storia dal punto di vista di Violante e Amedeo e cerca di coinvolgere il lettore nella ricerca della verità. Risulta piuttosto particolare però che due sconosciuti possano introdursi in un appartamento. Ci si perde un po’ nel racconto che non mi ha entusiasmato più di tanto e a mio avviso ha avuto poco sapore di giallo.

Alla prossima, qui, su Il Giornale Errante.