Tutto troppo complicato – Anna Premoli

Ciao a tutti, oggi su Il Giornale Errante vi presento la recensione di Tutto troppo complicato di Anna Premoli

La mia recensione :

Siamo a Milano ed i protagonisti su cui gira la storia sono principalmente tre. Violante è una che lavora come fiscalista ma che ha la passione per gli intrighi e per i misteri. Amedeo è anch’esso un fiscalista amante delle opere d’arte e dei quadri in particolare. Jeanne è la sorella di Amedeo, amica di Violante. Jeanne ama dipingere ed anch’essa molto interessata al mistero e agli intrighi.

Jeanne decide di organizzare una festa a casa sua. Lo scopo è duplice : far sì che i suoi invitati si accorgano delle sue opere e soprattutto cercare di piazzare la sua amica Violante. Con chi ? Con Amedeo.

Durante questa festa, Violante ad un certo punto decide di uscire sul balcone per fumare. Trova Amedeo. I due iniziano a parlare ma qualcosa coglie la loro attenzione. Nel palazzo di fronte, in uno degli appartamenti, si vede accendersi e spegnere una luce. I due riescono, nel tempo in cui questa rimane accesa, a vedere un enorme quadro alla parete. La luce poi si spegne e quando si riaccende, il quadro è sparito. I due si guardano e Violante, sentendo il bisogno di vivere un’avventura ed essendo attratta dal mistero, convince Amedeo ad entrare nell’appartamento.

Ovviamente saranno scoperti da un vicino che chiamerà la polizia, portando all’interno della storia anche l’ispettore Martini.

I due, nonostante questo episodio, continueranno ad indagare scoprendo che il quadro è un Boccioni, uno dei più importanti pittori dell’epoca futurista.

Si cacceranno nei guai, coinvolgeranno anche Jeanne oltre ad altri amici e perfino parenti cercando di arrivare alla soluzione prima di Martini.

La mia opinione

Il racconto ruota attorno a pochi personaggi. L’autrice ci racconta la storia dal punto di vista di Violante e Amedeo e cerca di coinvolgere il lettore nella ricerca della verità. Risulta piuttosto particolare però che due sconosciuti possano introdursi in un appartamento. Ci si perde un po’ nel racconto che non mi ha entusiasmato più di tanto e a mio avviso ha avuto poco sapore di giallo.

Alla prossima, qui, su Il Giornale Errante.

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